Egli pensava che tutti gli sforzi fatti per trovare la vicinanza di Dio fossero vani. Credeva che, alla fine, non rimanesse nulla dello sforzo da lui fatto.
Il saggio lo mandò con un cestino di paglia sporco al pozzo per prendere l’acqua. Siccome la strada era lunga, alla fine nel cestino non c’era più acqua.
Ma ogni giorno il saggio ce lo rimandò di nuovo.
“E allora?” chiese dopo un po’ di tempo. “Era tutto vano?”.
“Sì, tutto era vano, non sono riuscito neanche a portare una sola tazza d’acqua a casa. Ho perso tutto per strada”.
“No, non è stato vano andare ogni giorno al pozzo con il cestino”, rispose il maestro di saggezza.
“È vero che con il tuo cestino di paglia non sei riuscito a conservare l’acqua. Ma non vedi come il cestino, grazie all’acqua, si è pulito? Lo stesso vale anche per te. Anche se credi che tutto lo sforzo fatto per trovare la vicinanza di Dio sia vano, sei comunque stato infine purificato da Lui, fonte di ogni bene”.
Questo racconto si può applicare anche alla partecipazione nella fede alla celebrazione della Santa Messa. Se ogni settimana portiamo il cestino sporco della nostra vita, pesantemente concentrata su se stessa, al pozzo della Celebrazione eucaristica, con l’andare del tempo anche in noi avverrà una purificazione. Il sangue di Cristo, versato per noi sulla Croce, sicuramente mostrerà la sua efficacia su di noi, fragili vasi. Soprattutto in unione con il sacramento della Penitenza, la Messa possiede un’altissima forza risanatrice.
Buona Festa di Cristo Re a tutti
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Saluti del Santo Padre all'Udienza di oggi:
Domenica prossima, ultima del Tempo ordinario, celebreremo la solennità di Cristo Re dell’universo. Cari giovani, ponete Gesù al centro della vostra vita, e da Lui riceverete luce e coraggio in ogni scelta quotidiana. Cristo, che ha fatto della Croce un trono regale, insegni a voi, cari malati, a comprendere il valore redentivo della sofferenza vissuta in unione con Lui. A voi, cari sposi novelli, auguro di riconoscere la presenza del Signore nel vostro cammino matrimoniale, così da partecipare alla costruzione del suo Regno di amore e di pace.
Oggi, memoria liturgica della Presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio, si celebra la Giornata per le Claustrali. Alle sorelle chiamate dal Signore alla vita contemplativa, desidero assicurare la speciale vicinanza mia e dell’intera Comunità ecclesiale. Rinnovo, al tempo stesso, l’invito a tutti i cristiani affinché non facciano mancare ai monasteri di clausura il necessario sostegno spirituale e materiale. Tanto dobbiamo, infatti, a queste persone che si consacrano interamente alla preghiera per la Chiesa e per il mondo! Grazie.
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Gloriamoci del Nostro Re
Predica del 28 ottobre 2012 di padre Konrad Festa di Cristo Re
In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.
Essendo anche oggi la Festa patronale di questa chiesa, comincio con
una parola su San Simone e San Giuda Taddeo. Sono gli apostoli e
discepoli del Signore: il primo è San Simone Zelotes, il secondo è il
cugino del Signore e che ha scritto l'Epistola cattolica di San Giuda.
San Simone è l'apostolo di Mesopotamia, San Giuda Taddeo è l'apostolo
dell'Egitto. Dopo i duri lavori in questi Paesi si sono incontrati in
Persia dove hanno convertito innumerevoli pagani alla fede cattolica e
hanno illustrato il Santissimo Nome di Gesù Cristo + con la loro
dottrina, con i loro miracoli, e poi con il loro glorioso martirio.
Ora ci soffermiamo sulla Festa di Cristo Re.
Talvolta, qualcuno chiamerà la Chiesa "trionfalista", come se fosse una
società mediocre, puramente umana, centrata su un mero uomo, una
società che non abbia niente su cui gloriarsi: come se dovesse prendere
un posto modesto vicino alle altre religioni e modestamente tacere.
La realtà, però, carissimi amici, è ben diversa. La Chiesa è una
società perfetta, animata dallo stesso Spirito Santo, il Santificatore;
infallibile, tutta pura, l'immacolata Sposa di Cristo; e Cristo è Dio,
l'unico Dio, il Figlio dell'uomo, come dice San Giovanni evangelista
nell'Apocalisse: "... con occhi fiammeggianti come fuoco, la voce simile
al fragore di grandi acque che nella destra teneva sette stelle, dalla
bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio, il suo volto
somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza. Egli mi disse: -
Non temere, io sono l'Alfa e l'Omega e il Vivente. Io ero morto, ma ora
vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi" (Ap.1,
11-18).
Nostro Signore Gesù Cristo + è Re dell'Universo, Pantocrator, sia da
Dio sia da uomo in virtù dell'unione ipostatica tra la Sua divinità e la
Sua umanità; è anche Re di tutti gli uomini in virtù della Sua passione
e morte in Croce, tramite la quale ci ha redenti.
La Santa Chiesa Cattolica non si vergogna, dunque, di Lui, Ché
altrimenti si vergognerà di lei davanti a Suo Padre e ai Suoi Angeli
(cfr Mc.8, 38); bensì esulta, soprattutto oggi sulla Festa di Cristo Re
quando ricorda il Suo trionfo su Satana, sul peccato e sulla morte.
Esulta per Lui ed esulta per se stessa perché sa con certezza assoluta
che seguendo il Suo Re sul campo di battaglia di questo mondo, trionferà
anche lei.
Quaggiù facciamo parte della Chiesa militante, militante "contro i
Principati e le Potestà come abbiamo visto la settimana scorsa, contro i
dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che
abitano nelle regioni celesti", e "ci gloriamo di combattere sotto il
Vessillo di Cristo", nelle parole dell'ultima Preghiera di questa Santa
Messa, per poter regnare con Lui dopo, come Chiesa trionfante in Cielo,
per sempre.
La parola "trionfalista" è una parola, carissimi amici, moderna,
inventata da menti moderne per presentare come falso e male ciò che è
vero e bene. La Chiesa ha sempre visto la nostra vita terrena come una
lotta dura contro i nemici della nostra salvezza: il mondo, la carne, il diavolo,
in collaborazione con Nostro Signore Gesù Cristo + il cui Nome sia
sempre adorato, per poi partecipare con Lui alla Sua gloriosa vittoria.
Questa è la visione della Chiesa, la visione che è da accettare da noi
come pienamente cattolica.
Gloriamoci dunque di combattere sotto i Vessilli di questo Re vestito
di una Corona e di una Porpora ancor più gloriosa di quella di tutti i
re che hanno mai vissuto su questa terra, essendo gli strumenti
dell'opera del Suo divino amore.
Gloriamoci del Nostro Re per cui saremo onorati di versare la nostra
vita, come Lui ha versato la Sua per noi fino all'ultima goccia, e come
l'hanno fatto i Suoi gloriosi Martiri San Simone e San Giuda Taddeo.
Gloriamoci di seguirLo in questa vita non con l'arroganza e la superbia,
bensì nella profondissima umiltà, portando la nostra croce dietro a
Lui, consapevoli solo della Sua infinita Maestà e della nostra iniquità
che l'ha messo in Croce. E seguendoLo così nell'umiltà, rinnegandoci e
portando la nostra croce, vinceremo nella battaglia contro i nostri
nemici, e trionferemo e regneremo poi con Lui per sempre nella gloria
della Patria Celeste.
Amen.
In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.
Sia lodato Gesù Cristo +
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